Come sappiamo, le leggi in materia di legalizzazione negli USA sono abbastanza recenti e, nonostante oggi negli States sia più grande il consumo di marijuana rispetto al tabacco, le carceri degli Stati Uniti d’America sono ancora affollate di detenuti accusati di possesso di cannabis.
La notizia è passata abbastanza in sordina nel vecchio continente ma, ad inizio ottobre, il presidente Biden ha graziato migliaia di persone condannate per possesso di marijuana ai sensi della legge federale e ha aggiunto che la sua amministrazione rivedrà se la marijuana debba essere ancora equiparata legalmente a droghe come l'eroina e l'LSD.
C’è stato dunque un indulto, che ha finalmente cancellato le condanne federali per semplice possesso, partendo dal presupposto che la legge, ormai risalente agli anni Settanta, obiettivamente non rispecchia quello che sta succedendo oggi nel nuovo continente.
Kamala Harris, il vicepresidente degli USA, in un discorso del 12 Ottobre sostanzialmente ha affermato che Il proibizionismo ha fallito.
Del resto la posizione della Harris era nota da tempo.
Forbes, ad esempio, nell’articolo del 2019, intitolato “Kamala Harris chiede la legalizzazione della marijuana e la fine della guerra alle droghe in un nuovo libro” riporta questo suo pensiero:
"Dobbiamo legalizzare la marijuana e regolamentarla e dobbiamo espungere i reati non violenti legati alla marijuana dalla fedina penale di milioni di persone che sono state arrestate e incarcerate, in modo che possano continuare la loro vita".
Figlia di padre giamaicano e madre indiana, la Harris è sta la prima donna nera a ricevere questa carica nonché la prima asiatica, Biden sta dunque lanciando un messaggio forte al mondo?
Le conferme arrivano puntuali.
come anche l’esortazione ai governatori a seguire il suo esempio per le persone condannate per semplice possesso, molto più numerose di quelle accusate in base alle leggi federali.
In un altro Tweet molto recente il Presidente afferma
"Mandare le persone in prigione per il possesso di marijuana ha sconvolto troppe vite - per un comportamento che è legale in molti Stati. E questo prima di affrontare le evidenti disparità razziali in materia di procedimenti giudiziari e condanne. Oggi cominciamo a riparare questi errori".
Qualcosa inizia a muoversi e di conseguenza il mondo si muove.
Se si considera che le recenti notizie affermano che anche la Germania, da sempre contraria, di fatto stia pensando concretamente di aprirsi al mercato della cannabis e che, molto probabilmente, con l’approvazione della legge entro fine anno, diventerà uno dei maggiori produttori a livello mondiale, si comprende che il mondo sta tornando sui suoi passi.
Intanto il governo tedesco si sta portando avanti e, dai dialoghi tra i partiti, emerge già un quadro abbastanza chiaro sulla proposta che vede nei punti inerenti percentuali di THC e posizionamento dei negozi convergenze di larga intesa.
In particolare, dai dialoghi emergerebbe che:
[Fonte Ansa del 19 Ottobre]
Aprire un dialogo su questo tema è molto importante.
Tanto è stato fatto ma troppo è ancora da fare, soprattutto in Italia.
Se si considera che tutta la marijuana a uso ricreativo che sta circolando è illegale, quindi priva di sicurezza e certezza, a chi stiamo facendo un danno?
La cannabis è sempre circolata e sempre circolerà.
Nel piano Tedesco traspare quanto meno la volontà di preservare i più giovani ma questo si combina al fatto che l’industria della cannabis e del CBD, in particolare, avrà un grande impatto sull’economia del Paese.
Questo porterà numerosi vantaggi al suo popolo.
Vantaggi, tra l’altro, che si stanno già manifestando prima dell'approvazione della legge stessa, come nel caso della British American Tobacco che sta inglobando la startup tedesca Sanity Group GmbH, mettendo sul piatto ben 100 milioni di dollari anche grazie a Verde Capital, il fondo d'investimento co-fondato da Snoop Dogg.
La Sanity Group GmbH altro non è che una delle principali aziende tedesche produttrici di cannabis.
La corsa all’oro verde della Germania quindi è iniziata.
Saremo capaci di restare al passo o resteremo alla finestra a guardare?
La cannabis light ci offre, oggi, una grandissima opportunità: ottenere gli innumerevoli benefici del CBD senza lo sballo del THC.
Perdere peso, avere prestazioni sportive migliori, stare meglio in caso di artrite reumatoide, ADHD, insonnia e persino asma è diventato più semplice.
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