Chi usa la cannabis a scopi ricreativi o terapeutici è più soggetto a fenomeni legati alla perdita di memoria?
La cannabis compromette davvero la memoria o è la classica legenda metropolitana usata come deterrente per far si che i più giovani non si avvicino a questo mondo?
Cerchiamo di capirlo insieme ma una premessa è d’obbligo: usare cannabis light è molto diverso dall’utilizzare cannabis illegale poiché la prima è super controllata in ogni passaggio mentre per l’illegale, venduta sottobanco, abbiamo poche se non nulle certezze.
Sì è vero!
L’intossicazione da cannabis può davvero alterare o distorcere la memoria, soprattutto la memoria a breve tempo.
Tutti sanno, o almeno dovrebbero sapere che, la memoria umana si divide in:
La memoria a breve termine serve per memorizzare in modo temporaneo gli eventi immediati mentre la memoria a lungo termine è quella in cui le informazioni vengono archiviate per un tempo indeterminato.
I composti chimici della cannabis, se assunti in dosi massicce, si legano ai ricettori responsabili della memoria del cervello e possono causare l’interruzione della segnalazione neuronale e ciò può avere un impatto sostanziale sull’apprendimento come può anche causare perdita d’interesse o problemi di concentrazione.
Questo darebbe dunque ragione a chi sostiene che l’uso della cannabis, soprattutto frequente e ripetuto, devasta la memoria ma, diciamocelo francamente, anche fumare due pacchetti di sigarette al giorno, mangiare cinque chili di cioccolata alla settimana e ingozzarsi con patatine e pizza a colazione, pranzo o cena così come bere due litri di vino a pasto non è proprio salutare.
È nell’eccesso che va ricercata la causa, altrimenti come si spiegherebbe che, proprio da recenti ricerche, emergerebbe che la cannabis potrebbe avere un impatto positivo sulle malattie neurodegenerative che colpiscono proprio la memoria, come l'Alzheimer, la Huntington Chorea e l'epilessia?
Senza contare poi il fatto che è stato dimostrato come la cannabis aiuti anche chi è affetto da ADHD quindi proprio chi sperimenta un disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Studi recenti condotti principalmente su animali, hanno dimostrato che i componenti presenti nella cannabis possono rallentare o addirittura prevenire l'avanzamento di queste malattie.
Tuttavia, però, a ben vedere c’è dell’altro.
La differenza sostanziale tra la cannabis con cui si ricava la Marijuana e la cannabis light risiede nella percentuale del THC (delta 9-tetraidrocannabinolo), alta nella prima e bassa / bassissima nella seconda.
Ricordiamo che il THC è il componente che produce lo sballo ed è presente anche nella cannabis terapeutica in dosi non eccessive.
È bene anche ricordare che le percentuali di delta 9-tetraidrocannabinolo sono mutate nel tempo e il THC contenuto oggi nella Marijuana illegale è triplicato se non quadruplicato rispetto al passato, tanto da far crollare la barriera tra droghe leggere e doghe pesanti che caratterizzava i dibattiti di un passato non troppo lontano.
È forse questa la vera causa?
Tutti noi abbiamo dei recettori per i cannabinoidi naturalmente presenti nel nostro cervello.
Consumare un prodotto di cannabis con alte percentuali di THC e basse percentuali di CBD (il contrario di ciò avviene nella cannabis light per intenderci) aumenta il rischio di sviluppare problemi di salute mentale.
La psicosi è senza dubbio il più conosciuto ma anche l’effetto negativo sulla memoria a breve termine, soprattutto per gli adolescenti, non è trascurabile.
Sebbene, dunque, ci siano pochi dubbi sul fatto che alcune persone che fanno uso di cannabis sperimentino una riduzione della memoria, stabilire che la cannabis comune sia la causa è difficile.
Ciò che è certo è che la Marijuana e l’Hashish, attualmente in circolazione illegalmente nel nostro paese, rispecchiano ciò che il mercato chiede e che le alte percentuali di THC presente possono essere devastanti per la salute mentale di chi ne fa uso.
Una recente ricerca, fortunatamente dice di sì, affermando, che qualsiasi compromissione della memoria associata all'uso di cannabis può essere invertita quando si smette di usarla.
Questo effetto è stato riscontrato soprattutto in coloro che facevano uso di cannabis almeno una volta alla settimana.
I guai però, per chi i fa uso di cannabis illegale non finiscono qui.
Recenti studi dimostrano, infatti, che l’uso frequente della Marijuana illegale in circolazione, soprattutto se associato all’abuso di alcol, comporta danni e problemi anche alla memoria a lungo termine, limitando nel contempo anche la capacità di apprendere e la capacità di concentrazione.
Altre ricerche, inoltre, puntano il dito sulla cannabis illegale per confermare come questa possa essere la vera causa per i danni al cervello degli adolescenti in via di sviluppo, dimostrando che i giovani che fanno uso di Marijuana in modo massiccio hanno cortecce temporali e frontali più sottili. Inutile sottolineare che queste aree del cervello umano sono direttamente connesse con le capacità di memoria.
Anche in questo caso, però, nulla d'irreversibile.
Il corpo umano è qualcosa di fantastico e, l’astensione, porta al recupero di tutte le funzioni.
Oggi puoi avere con la cannabis light tutti i benefici del CBD senza rischiare di compromettere la tua memoria, la tua capacità di concentrazione e l’apprendimento.
Soprattutto se sei in una fase adolescenziale, l’uso della Marijuana illegale oggi in circolazione è per te qualcosa di molto pericoloso.
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